• Punta Izzo, segreto militare sulle esercitazioni della marina

    Punta Izzo, segreto militare sulle esercitazioni della marina
    Non bastava tenere nascosto per oltre sei anni il progetto di riattivazione del poligono di tiro a Punta Izzo, scoperto e portato a conoscenza dei cittadini dopo un ricorso in opposizione vinto dagli attivisti di Punta Izzo Possibile contro l’illegittimo diniego della Marina militare di Augusta. Adesso, nella città vittima sacrificale del disastro ambientale prodotto dalle aziende del petrolchimico, anche le esercitazioni militari a ridosso delle Saline Regina, insieme alle relative autorizzazioni ambientali quasi certamente assenti, diventano materia “top secret”, negando l’informazione ai cittadini costretti a subire inconsapevoli.
    Il rigetto dell’istanza di accesso civico sulla natura delle esercitazioni militari svolte in pieno Golfo Xifonio, a ridosso della zona di speciale conservazione delle Saline di Augusta, giunge attraverso due distinte note del comando di Marisicilia e della Capitaneria di Porto.
    Alle autorità militari, il coordinamento Punta Izzo Possibile aveva richiesto di conoscere la tipologia delle esercitazioni militari annunciate per il mese di maggio e giugno con apposita ordinanza della Capitaneria di Porto. La quale aveva riferito dell’impiego di “unità navali e velivoli” tra Punta Izzo e la zona del Granatello, in quella che va considerata come zona cuscinetto a protezione del sito Natura 2000 delle Saline.
    In particolare, gli attivisti chiedevano di sapere se all’impiego di elicotteri e natanti erano associate esercitazioni di tiro a fuoco. Con la precisazione che l’attività dei mezzi militari, in mare e in cielo, già da sola è suscettibile di arrecare incidenze significative sul sito d’importanza comunitaria destinato alla protezione degli uccelli. Da qui la necessità, imposta dalle direttive comunitarie, di sottoporre tali attività a preventiva VIncA.
    Ai militari, ma anche all’Assessorato regionale all’Ambiente e al Sindaco del Comune di Augusta, avevamo quindi chiesto di sapere se tali esercitazioni fossero state preventivamente assoggettate a Valutazione d’Incidenza Ambientale (VIncA), come imposto dalla legge. A fronte del segreto militare opposto da Marisicilia e Capitaneria, su questo quesito abbiamo ottenuto la risposta del Dipartimento regionale dell’Ambiente, il quale ci ha riferito che “non risulta documentazione agli atti” in merito alla VIncA per le esercitazioni nel Golfo Xifonio.
    Nessuna risposta ci è invece pervenuta dal Sindaco di Augusta, benché per legge in Sicilia le valutazioni di incidenza siano competenza del comune territorialmente competente. Il che conferma l’indifferenza alle tematiche ambientali e il totale appiattimento dell’attuale amministrazione comunale, non diversamente dalle precedenti, agli interessi della Marina militare sul territorio. Interessi che si traducono in progetti e azioni talvolta divergenti, se non apertamente lesivi, rispetto agli interessi della comunità civile (Punta Izzo a parte, vedasi, da ultimo, l’esbosco del parco dell’hangar e la sua successiva conversione in zona militare con tanto di filo spinato, oramai invalicabile dai comuni cittadini che di quel polmone verde fruivano da decenni).
    L’assenza di trasparenza sulle informazioni ambientali in merito alle attività della Marina a ridosso delle nostre coste, così come l’assenza della debita VincA, ci appare manifestamente illegittima e in ogni caso lesiva del diritto dei cittadini di conoscere i progetti, le attività e le destinazioni d’uso del proprio territorio, esprimendo democraticamente la propria opinione in seno ai relativi processi decisionali.
    Invitiamo ancora una volta il Sindaco a rompere il muro di silenzio dietro il quale si è trincerato, facendo sapere ai suoi concittadini quale ruolo e azioni amministrative sta svolgendo in merito alla tutela di Punta Izzo e del vicinoro sito delle Saline. Nel frattempo, avverso il segreto opposto da Marina e Capitaneria, in queste ore stiamo valutando l’opportunità di un ricorso in opposizione al responsabile della Trasparenza del Ministero della Difesa.

    Coordinamento Punta Izzo Possibile


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