• Rete No Rigass GNL: comunicato manifestazione 15 settembre

    Rete No Rigass GNL: comunicato manifestazione 15 settembre

    La  giornata del 15 settembre 2022 in Agrigento a Porta di Ponte: una manifestazione  promossa in collaborazione con Rete No Rigass GNL per dire NO al GAS, ha registrato un significativo successo e una numerosa, convinta partecipazione.

    Migliaia di persone hanno sottoscritto il documento contro i rigassificatori ed hanno firmato per il Clima. Tanti giovani pervenuti, anche, da altre realtà e tra gli altri:  Comitato Trinacria, No inceneritori – Gela, No trivelle – Licata, No Rigass – Piombino, hanno rivolto particolare interesse allo spirito dell’iniziativa e espresso gradimento per la qualità dell’ expo dei pannelli che denunciano i guai che i rigassificatori provocano e le azioni devastanti dell’uomo contro il clima e, infine, sensibilità verso i temi del Piano di Sviluppo Sostenibile.

    Una notevole partecipazione di giovani ha sostenuto l’iniziativa condotta Movimento Per la difesa del Territorio, Per contrastare la collocazione del rigassificatore  a ridosso della Valle dei Templi. Nel corso dell’evento sono state poste molte domande sulla mancanza di coerenza del paese sulle evidenti difficoltà di attenuare i divari e le disuguaglianze. Soprattutto rispetto agli effetti sul sud del PNRR che da quanto emerge dal documento dello Svimez ha poche possibilità di messa a terra soprattutto per via delle note difficoltà dell’ pubblica amministrazione. Sono state espresse da più parti grande perplessità per l’approccio dirigista riservato alla comunità di Piombino.

    Infatti, nonostante la modifica costituzionale dell’art 9 della Costituzione, non è prevista alcuna «tutela per l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. Timori manifestati anche perché esiste la convinzione che tale atteggiamento possa essere replicato in “deroga” alla tutela del paesaggio e del patrimonio storico e artistico della Nazione. Posto che la Repubblica “dovrebbe promuovere” lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Al riguardo è da molto tempo che gli studiosi del diritto costituzionale, così come il legislatore e le corti costituzionali di tutto il mondo, si interrogano sulla possibilità di riconoscere diritti alle future generazioni. Già Thomas Jefferson, uno dei padri fondatori degli Stati Uniti d’America, domandava a J. Cartwright, in una lettera del 5 giugno 1824, se fosse giusto che una generazione possa vincolare per sempre le altre che le succederanno. Potrebbe sembrare semplice rispondere oggi a questa domanda: quello della “giustizia inter-generazionale” è un principio quasi intuitivo (è certo, verrebbe da dire, che una generazione non deve, con le proprie azioni, poter compromettere il presente di quelle successive).

    Se però ci si riflette in modo approfondito si può capire quali sono stati i dubbi che, per molto tempo, hanno impedito a questo principio di affermarsi nel diritto “positivo”. In definitiva tali pricipi cozzano con le norme introdotte  dal Governo Draghi: sistemi di “militarizzazione dei processi autorizzativi” che non tengono in alcuna considerazione la volontà e la sicurezza degli ignari cittadini. La scelta del gas risulta asincrona o peggio in contrasto  con la  Legge UE sul clima: neutralità climatica al 2050 vincolante. Occorre ricordare che l’Europarlamento ha approvato la legge sul clima che conferma in maniera vincolante quanto stabilito ad aprile: riduzione emissioni dal 40% ad almeno il  55% delle emissioni di CO2 entro il 2030, rispetto allo scenario di riferimento del 1990 e l’obbligo vincolante a raggiungere la neutralità climatica al 2050, come obiettivo comune a tutta l’Unione e non per i singoli Stati. Ursula von der Leyen presidente della Commissione, ha twittato “Accolgo con entusiasmo l’accordo sulla legge sul clima. Il nostro impegno politico di diventare il primo continente neutrale per il clima entro il 2050 è ora anche un impegno legale.

    La legge sul clima imposta l’UE su un percorso verde per una generazione. È il nostro impegno vincolante per i nostri figli e nipoti”. Vista l’importanza del tema verrà istituito un Comitato europeo indipendente composto da 15 esperti scientifici nominati per quattro anni, che esamineranno le politiche europee e valuteranno i progressi sui cambiamenti climatici e verrà introdotto un obiettivo intermedio da raggiungere entro il 2040. E’ appunto perciò  che si batte il Movimento composto di enti e cittadini liberi (che hanno a cuore la tutela dell’ambiente e del clima)  di   cui   fanno   parte   diverse   realtà,   tra   cui Confimpresa Euromed, Italia Nostra, Mareamico, Confesercenti, Il Cerchio, Salvare la Valle deiTempli, WWF, Conalca, Movimento Azzurro, Cescom, Spiagge Pulite, Centro ConsumatoriItalia,Proloco, Club Unesco, Missione Ospitalità, Forter Sicilia e altre.

    La  giornata del 15, che ha registrato la presenza di parecchi candidati alle nazionali e alle regionali i quali hanno manifestato l’adesione ai principi che informano il movimento, non si è limitata soltanto, ad affrontare la questione rigassificatore, ma è risultata una utile occasione  per  riflettere sulle ragioni che consigliano l’adesione della Città al “Patto dei Sindaci” e su  questioni  complesse, prevalentemente, trascurate dai programmi dei partiti.

    Alessio Lattuca


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