La sera di venerdì primo dicembre, nei boschi sopra la contrada Sarmuci a Scopello è divampato un incendio, per fortuna domato prima che raggiungesse le case nelle vicinanze.Questa volta si è riusciti a evitare la tragedia soltanto grazie alla prontezza di azione della popolazione locale che, dopo i terribili incendi di fine agosto, si è riunita in un comitato per la salvaguardia di Sarmuci, Visicari e Piano Livreri.I residenti hanno stilato una lista di otto punti che devono essere affrontati e risolti dalle istituzioni, tra cui il ripristino delle due torrette di sorveglianza, ad oggi inattive, la costruzione di punti di accumulo per l’acqua per spegnere gli incendi, una rete idrica con aree di sosta, oltre che un piano della Protezione Civile per individuare vie di fuga e punti di raccolta sicuri. Il comitato locale, come del resto tanti siciliani nell’isola, è costretto a occuparsi autonomamente del lavoro di prevenzione e avvistamento, vista la totale mancanza di volontà delle istituzioni regionali di risolvere il problema degli incendi, abbandonando i cittadini a sé stessi.
Articoli recenti
-
La resa del Governo Meloni sullo spopolamento delle aree interne
Lo spopolamento è irreversibile, l’unica soluzione è rendere dignitoso il declino. È questa la posizione espressa dal Governo Meloni: non c’è nulla da…
-
Il siciliano è mio – e lo gestisco io.
di Tiziana Albanese e Lanfranco Caminiti I fatti: con una lettera aperta – primo firmatario Giovanni Ruffino, Accademico della Crusca e presidente del…
-
Riconoscere il siciliano come lingua: arriva un Ddl Voto di Mpa all’Ars
è stato presentato all’Ars un Ddl Voto sul riconoscimento della lingua siciliana