• Autodeterminazione in Europa: la Scozia e la lotta delle nazioni senza Stato

    Autodeterminazione in Europa: la Scozia e la lotta delle nazioni senza Stato

    Il 5 ottobre a Edimburgo, in Scozia, si è svolta la conferenza intitolata Owning our futures – autonomy movements in Europe, alla quale hanno partecipato delegazioni di Sicilia, Sardegna, Paesi Baschi, Catalogna, Galizia, Galles, Irlanda, Fiandre e Südtirol. L’evento ha riunito organizzazioni politiche europee impegnate nella lotta per l’autodeterminazione dei propri popoli, gettando le basi per un percorso comune verso la liberazione delle nazioni che, come quella scozzese, soffrono sotto un centralismo politico soffocante.

    L’oppressione di Londra non ha mai spento il sentimento nazionale del popolo scozzese e la sua propensione all’autogoverno, radicata già nel Medioevo, periodo in cui la Scozia combatté numerose guerre per l’indipendenza dall’Inghilterra. Il Regno di Scozia emerse come sistema politico autonomo durante l’Alto Medioevo, con la fondazione che risalirebbe all’843, secondo diversi storici. Uno spartiacque nella storia scozzese fu la crisi di successione del 1290, quando Edoardo I d’Inghilterra rivendicò il trono scozzese, scatenando la Prima guerra d’indipendenza. La relativa pace arriverà solo nel 1707, con l’Atto di Unione, che unì politicamente i due regni in un’unica entità politica, poi ufficialmente chiamata Gran Bretagna.

    Nel Novecento, la campagna per un autogoverno scozzese si intensificò: il rinnovato sentimento nazionale e la volontà di rilanciare la lotta per l’indipendenza portarono nel 1934 alla fondazione del Partito Nazionale Scozzese (SNP). Dopo pressioni continue al Parlamento inglese, l’SNP ottenne due referendum sulla devoluzione della Scozia, nel 1979 e nel 1997, che sancirono l’istituzione di un Parlamento scozzese. Le elezioni del 6 maggio 1999 diedero il via al trasferimento dei poteri da Westminster al Parlamento di Edimburgo, ufficialmente insediatosi il 10 luglio dello stesso anno.

    La pressione degli indipendentisti scozzesi, sia nelle istituzioni che fuori, non si è placata con l’istituzione del Parlamento scozzese. Al contrario, è aumentata con l’obiettivo di ottenere la piena indipendenza politica. Il popolo scozzese è stato chiamato alle urne il 18 settembre 2014 per un primo referendum consultivo sull’indipendenza. Tuttavia, contro ogni aspettativa, vinse il «No» con il 55% dei voti, nonostante sondaggi come quelli dell’istituto YouGov per il Sunday Times, che nelle settimane precedenti avevano riportato una maggioranza di voti favorevoli all’indipendenza.

    Gli scenari politici cambiarono poi drasticamente per il Regno Unito, e la Scozia ne subì le conseguenze in prima linea. La Brexit, la fuoriuscita del Regno Unito dall’Unione Europea, alla quale gli scozzesi si erano opposti con il 62% dei voti, causò un netto declino per la Scozia dal punto di vista economico e commerciale, accompagnato da un aumento dei costi per energia e assicurazione nazionale e da una progressiva perdita di posti di lavoro. Questa forzosa uscita dall’UE, unita al crescente malessere sociale, ha alimentato ulteriormente il sentimento nazionale, portando a un secondo tentativo di referendum consultivo da parte dell’SNP. Tuttavia, questa occasione di riscatto, prevista per il 19 ottobre 2023, è stata ostacolata dal governo centrale e infine vietata dalla Corte Suprema del Regno Unito.

    Per Nicola Sturgeon, ex leader dell’SNP, «la questione va risolta democraticamente», lasciando che il popolo scozzese possa esprimere liberamente la propria scelta attraverso il voto. Al contrario, Boris Johnson, all’epoca Primo Ministro, sosteneva che «non sia il momento di parlare di un referendum», secondo le dichiarazioni di un suo portavoce. Gli unionisti, i Primi Ministri britannici, i Conservatori e l’élite di Westminster hanno cercato per anni di ostacolare il diritto del popolo scozzese di decidere il proprio destino.
    Tuttavia, il futuro della Scozia non è nelle mani di Boris Johnson, né dei governi inglesi, ma nelle mani degli scozzesi.

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