Ai militari USA sarà sembrato l’equivalente di un giorno di festa, la “giornata dedicata alla firma delle convenzioni PCTO” organizzata per il 7 febbraio. L’evento suggellerà l’attivazione di percorsi di alternanza scuola-lavoro per 350 studenti di sette istituti siciliani – a indirizzo nautico e aeronautico – da tenersi nella base americana di Sigonella tra marzo e maggio 2023.
Leggendo il programma, sembra proprio una vacanza-premio a Disneyland: la giornata prevede, oltre alla pubblica firma, un’accoglienza presso Gruppi Volo di Sigonella, un briefing sulla storia e sulle realtà e attività dell’Aeroporto militare, una visita guidata ai velivoli P-72A in mostra statica sul piazzale e C-130 in hangar manutenzione e, infine, una bella foto di gruppo sul piazzale velivoli. Ma si sa che, specialmente in tempi di guerra, lo Stato italiano non guarda in faccia nessuno pur di portare avanti i suoi interessi e compiacere il suo alleato-padrone Usa. E così, il 7 febbraio, anche per i nostri studenti si apriranno le porte al mondo della guerra, con un trionfale, e decisamente grottesco, ingresso a Sigonella.
L’alternanza scuola-caserma
Già l’anno scorso, l’Ufficio Scolastico Regionale ha sottoscritto, a dicembre 2021, un protocollo d’intesa con il Comando militare dell’Esercito in Sicilia finalizzato alla realizzazione dei PCTO con enti delle Forze armate di stanza in Sicilia. Quel protocollo prevedeva lo svolgimento di attività in caserme e mense militari, nonché in depositi di armi e basi operative.
La notizia aveva scatenato le proteste degli studenti siciliani che in più occasioni; manifestazioni, presidi e convegni avevano sottolineato l’assurdità di questo provvedimento.
Gli studenti, organizzati nel Coordinamento regionale Studenti No Muos, a Palermo e a Catania si erano rivoltati contro gli Uffici scolastici, chiedendo di cestinare l’intesa.
Se, infatti, l’opposizione all’alternanza scuola lavoro in sé aveva scandito i tempi delle mobilitazioni studentesche dello scorso anno, la sigla di questo protocollo aveva reso ancora più chiara l’inadeguatezza di questi percorsi dentro le scuole: il modello dell’alternanza in Sicilia si era spinto troppo in là, fino agli apparati militari. In Sicilia, terra che già fornisce oltre 14 mila soldati alle forze armate, adesso persino gli studenti saranno mandati a lavorare nelle basi militari, per giunta Usa, al servizio degli interessi bellici del blocco Occidentale.
Quest’ultimo passaggio fa ancora un passo in avanti verso un processo di normalizzazione non solo della militarizzazione dell’Isola, ma anche di accettazione dell’occupazione militare USA che attanaglia la Sicilia. Non solo gli americani colonizzano la nostra terra imponendo basi di morte, occupando vaste porzioni di territorio e causano malattie e inquinamento; in più, adesso centinaia di studenti saranno costretti a fornire manodopera gratuita all’esercito più sanguinario del pianeta.